Ottobre 2013.
L'artista statunitense Ron English è a Roma, invitato dal collega italiano David "Diavù" Vecchiato, per realizzare il suo murale per il MURo, il museo di arte urbana curato dallo stesso Diavù e coordinato da Mondopop.
Ron English è estremamente noto come street artist, lavora in strada dagli anni 80, ed è inoltre uno dei fondatori e degli esponenti più apprezzati del movimento Pop Surrealism.
Sky Arte realizza un documentario per l'occasione, prodotto da Level 33 e dal musicista e appassionato d'arte contemporanea Matteo Maffucci (Zero Assoluto) e curato dallo stesso Diavù.
Ecco un (altro) breve report fotografico di quei giorni, dall'attesa in aeroporto al murale finito.
(foto Vincenzo De Francesco)
Diavù accompagna Ron English in tour tra le opere del MURo, museo di Urban Art di Roma e gli racconta com'è nato il progetto.
...poi tutti a colazione da Paolo e Barbara, su via dei Quintili...
...finché non è ora di preparare le tinte per il suo murale.
E anche Ron, con l'assistenza dell'artista Beau Stanton, comincia a realizzare la propria opera per il MURo, mentre le telecamere raccolgono i commenti dei passanti:
Alla fine del primo giorno, terminato lo sfondo dell'opera, Ron si racconta alle telecamere di Sky Arte:
Già dal secondo giorno gli abitanti del quartiere Quadraro si stanno abituando a questo artista americano che è venuto a dipingere i suoi personaggi sulle loro mura.
Lo storico Gino Scarano, noto come il barbiere di Totò ma anche come cantante di arie romanesche, si propone di tagliargli i capelli.
Ron gli racconterà che anche suo padre era barbiere, si lascerà tagliare i capelli e lascerà a Gino un disegno.
Anche Diavù fa un regalo a Gino. Gli fa un ritratto per ringraziarlo della sua partecipazione al documentario su Ron e sul MURo e per la sua grande disponibilità, e lo incolla davanti al suo negozio.
Si riprendono i lavori del murale.
Cominciano ad apparire la figura di Temple Tot, il tipico piccolo Hulk di Ron, e quella di Mousemask Murphy, il suo Mickey Mouse con maschera antigas:
Al termine del secondo giorno tra gli altri murales Ron va a vedere quello dell'artista tedesco Jim Avignon, che è stato vittima di un vandalo (e che il team del MURo restaurerà pochi giorni dopo).
Ron incontra un paio di writer, tra cui Pepsy (in foto sotto) e si parla di arte e vandalismo in strada.
Anche lo storico writer romano Bol23 viene a trovare Ron:
E vari ragazzi del quartiere che gli fanno domande e commentano con lui il suo dipinto:
Infine si va in pizzeria, dove non si smette di disegnare:
L'ultimo giorno Ron English completa la propria opera per il MURo:
Con qualche pausa per mangiare le tagliatelle fatte in casa e la porchetta che portano i vicini o per fare qualche disegno da donare:
Ron incontra anche alcuni tra gli ultimi testimoni e vittime della deportazione nazifascista del Quadraro del 17 aprile 1944, evento funesto a cui ha dedicato il proprio murale l'artista statunitense Gary Baseman e che i cittadini del Quadraro chiedono da anni che sia riportato sui testi scolastici di Storia:
Infine, dopo una meritata pausa, Ron e Diavù incontrano i giornalisti accorsi alla notizia della realizzazione dell'opera muraria del grande artista al Quadraro.
E ci si scatta le ultime foto assieme, con lo staff di Mondopop al completo.
Giorgio:
Diavù, Sofia, Serena & Linda:
L'opera di Ron English è in via dei Pisoni all'altezza del numero civico 89, facilmente raggiungibile con la metro A, fermata Porta Furba Quadraro.
Il documentario "MURo a Roma" che racconta tutto questo è su Sky Arte On Demand fino al 3 aprile 2014, nella serie "Street Art".